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Minibond: l’opportunità extraordinaria per le PMI in forte crescita

Articolo a cura di Giordano Guerrieri pubblicato su C&I di Gennaio 2023.

Quando una piccola e media impresa ha un rapido ritmo di crescita, gli operatori finanziari tradizionali come le banche potrebbero non avere interesse a prendere il rischio o non avere le risorse sufficienti per supportare e finanziare la PMI.

È proprio in questi casi che una realtà in crescita dovrebbe considerare i Minibond, strumento poco sfruttato ma in espansione, per la raccolta di nuovi capitali. Il Minibond è infatti stato appositamente ideato per le aziende che stanno crescendo velocemente, ma che non riescono ancora ad accedere al mercato dei capitali ed entrare in Borsa.

Spiegati in parole semplici, i Minibond sono obbligazioni o titoli di debito a medio-lungo termine, emessi da società non quotate che sono solitamente delle PMI. Si parla proprio dell’emissione di un prestito obbligazionario che l’azienda emette e verrà sottoscritto da un investitore istituzionale e/o professionale.
Questi strumenti alternativi rientrano negli strumenti della cosiddetta finanza straordinaria, e permettono alle PMI di rafforzarsi dal punto di vista patrimoniale e del rating, di avviare un percorso per una futura ed eventuale quotazione in Borsa e di accedere rapidamente a capitali importanti senza dipendere obbligatoriamente dalle banche o dai venture capitalist.

Dal punto di vista degli investitori, i Minibond offrono un rendimento più alto rispetto ai depositi bancari e possono essere facilmente negoziati sul mercato secondario.

 

Il Minibond: un fenomeno italiano

In Italia, i Minibond sono stati introdotti con la Legge Finanziaria dell’ormai lontano 2007, che ha fissato un quadro normativo per la loro emissione. In Europa, invece, questa tipologia di obbligazioni è meno diffusa. Il quadro normativo europeo per l’emissione di minibond è ancora in evoluzione, sebbene negli ultimi anni sia aumentato l’interesse nei confronti di questi strumenti di finanza straordinaria.

La poca diffusione negli altri Paesi dell’Unione è riscontrabile anche nella modalità di utilizzo del Minibond; in Italia, i Minibond sono stati utilizzati soprattutto per finanziare progetti di investimento, mentre in Europa, la maggior parte dei Minibond sono stati utilizzati per finanziare il capitale circolante e il rifinanziamento del debito.

Continua su C&I numero 1 / Anno 3 – Gennaio 2023

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